Non è nell'affrettarsi a fare
che si progredisce
nella scuola del Puro Amore,
ma piuttosto col rendersi passivi
a tutto ciò che a DIO
piacerà fare di noi.
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Vedere e udire in pace
quello che non si vorrebbe punto
vedere e udire.
Cioè, perché DIO,
la cui pace ossia felicità
deve formare e regolare la nostra,
si trova e si troverà sempre
beato e contento in tutto,
per modo che
qualunque cosa si faccia o avvenga,
non si potrebbe in nulla
né diminuire né alterare
la sua beatitudine.
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Preferire l'unione crocifissa,
in fatto di unione a DIO,
all'amare e stimare l'unione
di godimento e di attenzione.
L'unione di godimento
è molto più dolce alla creatura,
ma l'unione crocifissa,
che dà prova di maggiore amore,
è assai più gradita al Creatore.
Nel godimento
l'anima può ben essere
ed è infatti più attenta a DIO
che nella sofferenza,
ma non già più unita.
L'uniformità della nostra volontà
con quella di DIO
si trova assai meglio stabilita
volendo soffrire
che volendo godere.
⚡️
Esser contenti
di non vedersi mai contenti.
Non vi è infatti che il Puro Amore
del beneplacito di DIO
che possa mettere in noi
questa disposizione.
Questa massima
è una delle più importanti
perché costituisce
una delle pratiche
che danno di più a DIO
e lo glorificano maggiormente.
Cioè, è assai più gradita a DIO
l'anima che cammina
e vuol camminare
in questo mondo
senza soddisfazione,
perché diventa,
per quanto è possibile,
la gioia di DIO,
perché ella è l'immagine di Colui
che fu l'oggetto
delle sue più care compiacenze,
GESÙ Cristo,
che cominciò, continuò
e finì la sua vita
sulla Croce e nel dolore.
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L'oblìo continuo di sé
e il ricordo continuo e amoroso
di DIO.
Questa è una
delle più importanti massime
del Puro Amore
che conviene tanto ai principianti
quanto ai perfetti.
Il Puro Amore infatti consiste
nella cessione
o donazione irrevocabile
che abbiamo voluto fare
di tutti noi stessi
al beneplacito
e alla volontà di DIO.
Non dobbiamo più pensare a noi,
ma a Colui che dev'essere
il nostro divino TUTTO.
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